Oggi la FP CGIL di Bologna alle ore 13,00 ha fatto un’assemblea/presidio di protesta davanti alla sede della Fondazione CATIS che gestisce il servizio ambulanze in convenzione con l’AUSL di Bologna, per denunciare un episodio che riteniamo inaccettabile e discriminatorio.
La giovane lavoratrice madre coinvolta, non è stata confermata nel rapporto di lavoro a tempo indeterminato dopo aver concluso un anno di contratto a tempo determinato, con la motivazione che la sua situazione familiare potrebbe renderla “indisponibile” al lavoro.
Essere madre è considerata una colpa? Per noi NO.
Riteniamo che ogni lavoratrice, indipendentemente dalla propria condizione familiare, debba avere pari opportunità di carriera, senza essere penalizzata per la propria maternità. La decisione della Fondazione CATIS appare non solo ingiusta, ma anche profondamente discriminatoria.
Se la motivazione dietro questa scelta è la presunta difficoltà nel conciliare il lavoro con le esigenze familiari, riteniamo che si tratti di una posizione retrograda che non può trovare spazio nel 2024.
Invitiamo la Fondazione a rivedere immediatamente questa decisione e a garantire a tutte le madri lavoratrici un trattamento equo e rispettoso.
La FP CGIL Bologna continuerà a lottare per i diritti di tutte le lavoratrici, contro ogni forma di discriminazione sul posto di lavoro.