Oggi 25 Marzo la POLIZIA LOCALE di Bologna è tornata in Consiglio Comunale per chiedere la riapertura dei tavoli di contrattazione e di confronto.
Dopo il presidio dello scorso luglio, ad ottobre 2023 l’Amministrazione si era impegnata a dare applicazione a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro in riferimento al riconoscimento del Buono pasto quando l’attività lavorativa svolta al mattino o al pomeriggio prosegue rispettivamente nel pomeriggio e nella sera, includendo quindi gli orari dei pasti; all’utilizzo dei fondi finanziati dall’articolo 208 del Codice della Strada per politiche di welfare a sostegno al reddito del personale della polizia locale; a garantire la sicurezza degli operatori che intervengono nei casi di TSO e ASO attraverso l’adozione di protocolli operativi condivisi con l’AUSL, alla gestione delle pattuglie in servizio nelle piazze della movida bolognese ed aprire un tavolo di confronto su un’eventuale adozione delle Body Cam.
A tutt’oggi registriamo un nulla di fatto e mancano ancora troppe risposte.
Le relazioni sindacali infatti, che rappresentano una pratica improntata al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti e doveri, ancora una volta, non sono riconosciute da questa amministrazione se non a parole.
È necessario ancora una volta evidenziare il sacrificio e l’impegno della Polizia locale di Bologna nel garantire elevati standard di sicurezza, legalità e protezione dei cittadini, ruolo essenziale per la comunità, nonostante la perdita di un numero significativo di unità negli ultimi anni, circa 100!
L’Amministrazione chiede sempre più sforzi ma invece di investire su un piano straordinario di assunzioni, chiede alle lavoratrici e ai lavoratori ore e ore di lavoro straordinario il cui pagamento non sempre è puntualmente riconosciuto.
Se le cose continueranno ad andare in questa direzione saremo pronti, insieme alle lavoratrici e lavoratori, a mettere in campo tutte le azioni possibili di mobilitazione.