E’ tristemente noto che a causa del grave disavanzo economico sul Bilancio 2023, il Comune di San Pietro in Casale ha attuato un Piano di Riequilibrio decennale, i cui effetti si stanno facendo via via sempre più evidenti.
Meno noto è che nel Piano è prevista la drastica riduzione del personale comunale, dato che per anni nessuna uscita a seguito di pensionamento sarà sostituita.
Parliamo di un Comune che già prima del Piano di riequilibrio aveva la necessità di dare copertura con nuove assunzioni ai posti che si erano resi vacanti nel corso degli anni e che oggi, in pochi mesi è passato da 32 a 26 dipendenti. Nel 2020 i dipendenti era 35. A questa grave situazione di carenza di personale si aggiunge la decisione di non sostituire neppure il personale che per motivi diversi dal pensionamento decidesse di dimettersi volontariamente.
Senza Lavoratori non ci sono servizi pubblici
Già ora il personale comunale si trova nell’impossibilità di poter continuare ad erogare alcuni di quei servizi che hanno da sempre caratterizzato il Comune di San Pietro per l’attenzione verso i propri cittadini. Situazione che non di rado è fonte di conflittualità nei confronti dello stesso personale.
A breve il poco personale presente sarà chiamato a garantire tutta l’attività per le prossime elezioni amministrative e, come se non bastasse, il Comune di San Pietro è stato inserito in una sperimentazione per il rilascio del passaporto tramite Poste italiane (che sono oggetto di privatizzazione) che rischia di determinare un sovraccarico di attività agli operatori del servizio anagrafe ai quali viene chiesta la disponibilità di autenticare parte del procedimento. Gli uffici amministrativo-contabili sono chiamati a verifiche e rendicontazioni straordinarie, con personale dimezzato per ricollocamenti interni e gli uffici tecnici, già in carenza di personale e di risorse si troveranno a gestire anche i lavori assegnati dal PNNR.
Per non parlare della situazione della squadra esterna composta da 4 operatori, il cui dimezzamento nel prossimo futuro rischia di pregiudicare l’operatività e la sicurezza sul lavoro.
Serve un numero adeguato di lavoratori per garantire i servizi pubblici ai cittadini!
Serve garantire con urgenza la sostituzione immediata delle dimissioni volontarie!
Serve sostenere le lavoratrici ed i lavoratori che continuano con abnegazione a garantire per quanto possibile i servizi ai cittadini, coinvolgendoli pienamente in ogni riorganizzazione necessaria, come ad esempio l’aumento immediato delle ore dedicate al back office, il riesame urgente di vari procedimenti ecc.
Serve fin da ora l’impegno che le somme che il piano di riequilibrio lascia alla discrezione dell’Amministrazione siano investite per l’assunzione di personale!
La FP CGIL di Bologna è al fianco delle lavoratrici e lavoratori del Comune di San Pietro in Casale e del loro lavoro quotidiano per tutti i cittadini del Comune.
Scioperiamo insieme il prossimo 23 Maggio per dare un futuro a tutti i Servizi Pubblici a San Pietro in Casale e in tutto il territorio metropolitano!