Musei, biblioteche, settori culturali Comune di Bologna: Finalmente un primo segnale sulle assunzioni.
Saranno cinque le nuove assunzioni che verranno fatte dall'unica graduatoria concorsuale esistente, in scadenza il prossimo 20 luglio, per musei, biblioteche e settori culturali del Comune.
Un primo passo avanti, raggiunto oggi, dopo lo sciopero generale metropolitano del 23 maggio scorso della Fp Cgil di Bologna che aveva visto anche una larga partecipazione di lavoratrici e lavoratori dei settori culturali del Comune di Bologna e l’ulteriore impegno di mobilitazione mantenuto nelle scorse settimane.
Il numero di assunzioni non è di sicuro risolutivo delle criticità dei settori ed è ben lontano dall’esaurire la graduatoria, ma è almeno un segnale positivo nei confronti di lavoratrici e lavoratori a fronte di un piano occupazionale del Comune complessivo che prevede assunzioni inferiori alle cessazioni nel triennio, e dopo che per un anno, e ancora dieci giorni fa, l’Amministrazione si era sempre opposta all’utilizzo di questa graduatoria specifica per i settori culturali.
Manca però una risposta alla domanda che come Fp Cgil di Bologna poniamo da mesi su quale sia il futuro del lavoro nella cultura nel Comune di Bologna. Per noi rimane fondamentale che personale e risorse economiche destinate siano coerenti con il numero e il livello dei servizi pubblici che si vogliono offrire ai cittadini. Se non c’è quella coerenza, allora rimane il peggioramento progressivo delle condizioni di lavoro e continua il percorso di precarizzazione del lavoro nella cultura già in atto (dagli appalti con contratti nazionali inadeguati, all’intermediazione di terzi, al servizio civile e fino al volontariato).
Per questo, oggi abbiamo concordato la definizione di un calendario di incontri che nelle prossime settimane ci consentirà finalmente di discutere con il Comune nel dettaglio le prospettive assunzionali (quanti posti, per quali profili, quando e con quali procedure selettive) e organizzative future dei servizi e dei settori culturali.
Da quegli incontri rivendichiamo l’arrivo di tutte le risposte necessarie per musei, biblioteche e settore cultura. In assenza continuerà la nostra lotta insieme alle lavoratrici e ai lavoratori.
Arrivano in Ausl e Aosp le risorse aggiuntive per il personale della sanità.
Fp Cgil: un altro obiettivo raggiunto a seguito dello sciopero del 23 di maggio.
"Non possiamo che essere soddisfatti per l'arrivo delle risorse economiche aggiuntive in Ausl e Sant'Orsola frutto dell'accordo Cgil, Cisl e Uil dell'aprile scorso e ufficializzate dopo lo sciopero del 23 di maggio." Lo affermano Marco Pasquini Segretario Generale e Gaetano Alessi Responsabili Comparto Sanità della Fp Cgil di Bologna
Si tratta di risorse economiche che mettono in sicurezza gli attuali trattamenti economici e danno la possibilità di costruire percorsi di valorizzazione degli operatori e le operatrici.
Riteniamo - continuano i Sindacalisti - che non serva andare in India per trovare operatori, basterebbe pagare meglio quelli in servizio e dargli una prospettiva di carriera ed una città Metropolitana più ospitale, negli affitti, nei trasporti, nei servizi.
Resta da capire se il Rizzoli, che ad oggi non ha ancora dichiarato l'aumento delle risorse, sarà nella stessa linea delle altre aziende sanitarie e non permetteremo il contrario.
"Rimaniamo comunque in stato di agitazione - concludono Pasquini e Alessi - per tutto il tema riguardante le dotazioni organiche, ma un altro risultato è stato raggiunto.
Ed ogni euro investito in sanità è un euro che garantisce la salute di tutti.
Specialmente per chi è più debole".
Comune di Bologna, su musei e biblioteche ancora no sulle assunzioni. Pronti a proseguire la mobilitazione!
18 biblioteche, 11 musei, innumerevoli iniziative organizzate e promosse durante tutto l’anno e annunci continui di nuovi progetti, costruzioni, acquisizioni di nuovi spazi culturali per la città, come da ultimo per Palazzo Pepoli, ormai ex Museo della Storia di Bologna.
Sarebbero buone notizie se non fosse che i lavoratori dei servizi culturali del Comune di Bologna sono sempre meno e che gli appalti vengono rinnovati con riduzione di ore di lavoro, come accaduto per le biblioteche.
Le lavoratrici e i lavoratori - e noi con loro - ci chiediamo quale sarà il futuro del lavoro nella cultura nel Comune di Bologna e da tempo lo chiediamo all'Amministrazione:
Occorre che si proceda ad ogni assunzione possibile nel 2024, dall’unica graduatoria concorsuale esistente che scade tra meno di tre settimane e occorre una pianificazione chiara del fabbisogno di personale adeguato alla quantità e alla qualità dei servizi che si intendono erogare nei prossimi anni e quindi la conseguente programmazione dei concorsi necessari.
Malgrado vari solleciti, e anche un incontro la scorsa settimana, ad oggi nessuna risposta positiva da parte del Comune, che conferma gli annunci di espansione delle attività, ma nulla dice sul modello di gestione futura che ha in mente.
Per noi, non è con il servizio civile, o con il volontariato, che si può costruire il presente e tantomeno il futuro del servizio pubblico della cultura nel Comune di Bologna! Lo si costruisce con il lavoro stabile e non precario, e anche applicando contratti nazionali adeguati nelle esternalizzazioni esistenti.
In assenza di risposte positive alle nostre richieste, lavoratrici e lavoratori in assemblea ci hanno già dato mandato per proseguire nella mobilitazione con ogni azione utile a garantire a loro come anche ai cittadini servizi culturali che mettano davvero assieme qualità del servizio e qualità del lavoro!
Polizia Locale Comune di Bologna: un passo avanti
L’incontro ha prodotto un avanzamento importante dal punto di vista della risposta sul piano del reddito: da settembre 2024 al buono pasto per i turni serali già acquisito con l’accordo del 31 ottobre si aggiungerà infatti il buono pasto per i turni pomeridiani, e non oltre marzo 2025 verrà corrisposto anche il buono pasto per i turni mattutini.
Entro il mese di luglio si avvierà a tal fine un calendario di incontri che tratteranno piano assunzionale, investimenti per attrezzature e dotazioni, organizzazione del Corpo.
Su Grave Emarginazione Adulta, mancato accordo in Prefettura con Consorzio L'arcolaio: La Lotta Continua!
Oggi c'è stato l'incontro in Prefettura e concomitante presidio, rispetto alla situazione dei servizi sulla Grave Emarginazione Adulta per la quale già ieri avevamo espresso grande preoccupazione.
A fronte delle nostre richieste sono emersi finalmente i numeri reali che il percorso di co-progettazione attuato da Asp Città di Bologna con il Consorzio L'Arcolaio prevede rispetto alla situazione attuale.
Si tratta di Tagli con numeri da capogiro.
Nello specifico per i 153 lavoratori coinvolti si tagliano oltre 450 ore complessive settimanali determinando peggiori condizioni di lavoro in termini di sicurezza e di retribuzione oltre che di offerta di servizi alle persone in condizioni di grave fragilità.
A fronte di questa situazione non abbiamo avuto alcun dubbio a firmare il verbale di mancato accordo in prefettura perché oltre ad avere avuto purtroppo conferma alle nostre preoccupazioni, ci siamo rafforzati nell'intenzione di perseguire i nostri obiettivi per i lavoratori che hanno diritto ad avere un lavoro dignitoso e per la collettività, proseguendo con la mobilitazione.
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato al presidio e già dalla prossima settimana convocheremo le assemblee per organizzare con le lavoratrici e i lavoratori coinvolti le prossime tappe della mobilitazione senza escludere lo sciopero.
Oggi è stato solo l'inizio!
Servizi Grave Emarginazione Adulta: a Bologna si co-progettano i tagli?
E’ l’allarme lanciato dalla FP CGIL di Bologna dopo aver appreso della nuova organizzazione dei servizi di Grave Emarginazione Adulta e Disagio Abitativo che partirà dal 1° luglio che rende incerta la prosecuzione del rapporto di lavoro degli operatori oggi coinvolti, o ne taglia l’orario, determinando quindi un taglio alla garanzia di erogazione dello stesso livello di servizi.
Questi servizi di Asp Città di Bologna che rispondono con una molteplicità di interventi ad una utenza particolarmente fragile, fino ad ora sono stati gestiti con appalti alla cooperazione sociale ma quest’anno è stato scelto da ASP di superare la gara di appalto a favore di un percorso di co-progettazione con la cooperazione che esclude il sindacato, privando i lavoratori delle tutele garantite dal sistema degli appalti.
Le Cooperative dal canto loro, hanno già espresso la difficoltà di tenuta delle attuali condizioni di lavoro determinate da questa nuova modalità di co-progettazione, evidenziando il rischio di un numero imprecisato di possibili esuberi di personale!
Ad oggi però, non è stato possibile avere alcun confronto sindacale nè tantomeno dati precisi!
Per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti e per la FP CGIL tutto questo è inaccettabile!
“Non si possono scaricare le riorganizzazioni sulle spalle e nelle tasche dei lavoratori! Chiediamo una vera assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle Cooperative come dagli enti pubblici committenti: ASP Città di Bologna e Comune di Bologna."
Chiediamo con forza di mettere al centro anche le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno con il loro lavoro forniscono risposte alle fasce più deboli della popolazione per il bene di tutti. Questo si merita la città Bologna se si dice progressista
Domani venerdì 21 Giugno dalle 11 alle 13 saremo in presidio davanti alla Prefettura di Bologna per dire basta a tagli sulla pelle delle lavoratrici e lavoratori e sulle persone più fragili.
Presidio a Pianoro per la difesa dei servizi pubblici. Se mancano stiamo peggio tutti.
Questa mattina, sotto il comune di Pianoro, si è svolto il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Ente.
Al centro l'importanza dei servizi pubblici che garantiscono il presidio del territorio e le risposte ai bisogni delle cittadine e dei cittadini.
Le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno sono impegnati nell'erogazione dei servizi, chiedono a gran voce all'Amministrazione di stare al loro fianco nel rivendicare nuove assunzioni, risorse economiche e un reale coinvolgimento nei processi organizzativi, per continuare a garantire la qualità, il corretto e adeguato funzionamento degli stessi per la collettività.
Servono assunzioni e sostituzione del personale assente, serve attivare un percorso di riconoscimento e valorizzazione dei lavoratori, serve uno sguardo allo sviluppo dei servizi e a soluzioni di migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attivando tutti gli strumenti normativi e contrattuali disponibili. Serve un confronto vero a partire da corrette relazioni sindacali che mettano in condizione chi opera nei servizi di dare il loro contributo di competenza e professionalità.
"Il benessere dei cittadini è la nostra priorità!" affermano le lavoratrici e i lavoratori "Occuparsi della nostra condizione di lavoratori, chiediamo sia la priorità della Amministrazione, che peraltro è il nostro datore di lavoro.
I SERVIZI PUBBLICI SONO INDISPENSABILI PER IL BENESSERE DELLA COLLETTIVITA: SE MANCANO STIAMO PEGGIO TUTTI!
Scattano le assunzioni nelle aziende sanitarie. Fp Cgil: Una risposta al nostro sciopero del 23 maggio - la mobilitazione paga sempre.
"Non possiamo che essere soddisfatti delle note di assunzione che Ausl, 42 lavoratori e lavoratrici, che il Sant'Orsola-Malpighi 104 lavoratori e lavoratrici, hanno messo in campo negli ultimi giorni, mentre il Rizzoli ci ha confermato che sarà garantito il turnover come da accordo regionale."
Lo affermano Marco Pasquini Segretario Generale e Gaetano Alessi Responsabile della sanità della FP CGIL di Bologna.
"La carenza di dotazioni organiche" proseguono i sindacalisti, "era una delle motivazioni che ci hanno spinto allo sciopero territoriale del 23 di Maggio, e vedere una risposta immediata non può che rafforzare le motivazioni delle nostre azioni di lotta."
Nelle ultime ore sono anche arrivate lo sblocco delle procedure degli "incarichi" per l'area degli assistenti e degli operatori e l'aumento della quota a 50 euro per le prestazioni aggiuntive.
"Aspettiamo risposte per l'aumento dei fondi contrattuali, per cui siamo ancora alle interlocuzioni, ed il regolamento Ausl per le "verticalizzazioni" (già adottato da Sant'Orsola e Rizzoli), ma "l'aria", grazie alla mobilitazione del 23 maggio, è cambiata ed è un bene per i lavoratori, ma soprattutto per i cittadini".
Strade provinciali: non è esternalizzando un servizio pubblico che si risolvono i problemi.
La FP CGIL di Bologna ha condiviso in una assemblea di lavoratori, il permanere di molte criticità nell'attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali, in capo alla Città Metropolitana.
Da alcuni mesi ha preso avvio il modello di gestione, in gran parte esternalizzata, della manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali deciso dall'attuale amministrazione metropolitana.
Solo in quattro zone su dieci e solo per la manutenzione ordinaria della rete secondaria, è ancora presente un nucleo operativo di cantonieri, sorveglianti, tecnici dipendenti della Città Metropolitana, grazie all'accordo sindacale di un anno fa che ha arginato la volontà dell'Amministrazione di esternalizzazione totale.
Su tutto il resto della rete stradale, alla Città Metropolitana che ha la responsabilità nei confronti dei cittadini, rimane in pratica solo il controllo dell'attività dell'appalto e quindi malgrado i cittadini si attendano e spesso chiedano risposte ai pochi professionisti dell'Ente sullo stato delle strade, la stragrande parte di quelle risposte non possono più arrivare da loro.
E tuttavia ci si domanda da chi debbano arrivare quelle risposte, se già all'inizio dell'anno ci viene segnalato che in più occasioni sono stati dichiarati problemi di risorse disponibili per qualsiasi intervento corrente, ivi compreso il pronto intervento, tenuto conto che come è ovvio le imprese private operano in un'ottica di profitto e non di gratuità di servizio.
E ci si domanda anche come debbano arrivare quelle risposte, visto che si susseguono richieste di interventi estemporanei in luoghi o lavorazioni laddove dovrebbero essere operative solo squadre delle ditte private in ragione di una rigida suddivisione sulla carta delle attività tra le ditte private e i pochi operatori dell'Ente. Suddivisione peraltro fondamentale, non solo per chiarezza operativa, ma anche per garantire appropriate misure di sicurezza per attività che sono ad alto rischio,
La FP CGIL non ha cambiato idea. Ritiene che la vera soluzione sia quella di cambiare leggi sbagliate che impediscono alla Città Metropolitana di assumere il numero adeguato di cantonieri, sorveglianti e tecnici per garantire a tutti i cittadini strade provinciale sicure.
Quei lavoratori costituiscono infatti un patrimonio insostituibile di competenze, esperienza, conoscenza approfondita del territorio metropolitano, che, per fare un solo esempio, nei giorni dell'alluvione che ha colpito anche il nostro territorio, ha contribuito in maniera decisiva ad evitare che gli ingentissimi danni materiali avessero un pari riflesso in termini di vite umane.
Se la politica continua invece a ritenere che la soluzione rimanga quella di un'amplissima esternalizzazione al privato, il minimo è quello di mettere davvero a disposizione tutte le risorse economiche necessarie, anche per la manutenzione ordinaria e preventiva, e non solo per il rifacimento delle poche strade attraversate da manifestazioni ciclistiche, e al contempo garantire una organizzazione chiara e sicura di tutte le lavorazioni necessarie sulle strade con il pieno coinvolgimento delle professionalità interne.
Senza risorse e senza lavoratori non c'è alcun servizio pubblico di manutenzione delle strade provinciali!
Anche per questo FP CGIL ha proclamato per il 23 maggio lo sciopero generale metropolitano dei servizi pubblici.
Lettera aperta del Segretario Generale della FP CGIL di Bologna per lo Sciopero Generale della Categoria del 23 Maggio
Care Cittadine e Cari Cittadini del territorio bolognese,
chiedo un attimo del vostro tempo per rappresentarvi in maniera sintetica e spero chiara le ragioni che hanno portato la FP CGIL di Bologna a proclamare, per il prossimo 23 maggio, lo sciopero generale in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati di tutti i comparti della categoria bolognese.
Uno sciopero per contrastare situazioni che in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati del territorio bolognese stanno determinando un drastico peggioramento delle condizioni di lavoro, la contrazione degli organici e il rischio di ridurre ulteriormente l’offerta e la qualità dei servizi alla collettività.
Si tratta di servizi sanitari, socio assistenziali, educativi, culturali, di accoglienza, di presidio e sicurezza dei territori e delle persone, di sicurezza nei luoghi di lavoro, di giustizia, di spazzamento e raccolta dei rifiuti, servizi cimiteriali e tanti altri.
Uno sciopero per rivendicare la fondamentale funzione pubblica che le lavoratrici e i lavoratori che operano nei servizi pubblici hanno per garantire l’accesso ai diritti costituzionali e la presa in carico dei bisogni di tutte e tutti.
Uno sciopero per pretendere dalle istituzioni pubbliche, dai datori di lavoro pubblici e privati del nostro territorio, il coinvolgimento delle lavoratrici e lavoratori nei processi organizzativi che li riguardano. Per pretendere in tutti i luoghi di lavoro, condizioni di lavoro di qualità, nuove assunzioni e stabilizzazione del personale precario, percorsi di formazione e aggiornamento professionale, valorizzazione economica, percorsi di carriera e sicurezza sul lavoro.
Uno sciopero per pretendere dalla politica, dalle istituzioni pubbliche, dai datori di lavoro pubblici e privati del nostro territorio, una presa di posizione netta e chiara contro politiche sempre più orientate alla totale privatizzazione dei servizi. Politiche che sempre più spesso sono dettate da protagonismi che nulla hanno a che fare con la necessità di potenziare uno strutturato sistema di servizi, in grado di rispondere in maniera omogenea ed inclusiva ai crescenti bisogni di presa in carico delle persone.
Le lavoratrici e i lavoratori che operano in tutti i servizi pubblici sono persone che lavorano con abnegazione, competenza e professionalità per garantire risposte ai bisogni di altre persone. Non è tollerabile che siano loro ad essere additati come responsabili di malfunzionamenti che dipendono dalla volontà di depotenziare il sistema pubblico in favore di interessi privati che puntano al profitto.
I servizi pubblici sono presidio di legalità, l’infrastruttura della vita quotidiana e la base materiale del benessere delle persone, delle comunità e della coesione sociale.
Se diminuiscono o peggio ancora se mancano, stiamo peggio tutti.
Uno sciopero, quindi che parla a tutti, alla politica del territorio, ai datori di lavoro pubblici e privati, alle cittadine e cittadini, perché i servizi pubblici sono di tutti, e da tutti vanno difesi.
Noi non siamo disponibili ad assistere passivamente al loro progressivo smantellamento.
Grazie per l’attenzione, un caro saluto e il 23 maggio vediamoci in Piazza numerosi.
L’appuntamento è alle ore 10,00 in piazza XX Settembre a Bologna e poi in corteo fino a Piazza del Nettuno.
Marco Pasquini - Segretario Generale Fp CGIL Bologna
Copia e accedi al link sottostante per conoscere le ragioni dello sciopero comparto per comparto
https://www.fpcgilbo.it/wp-content/uploads/2024/05/PIATTAFORMA-Verso-lo-sciopero-generale-metropolitano-della-FP-CGIL-di-Bologna.pdf