BelleCiao - La piattaforma di genere della CGIL presentata a Bologna

Il 3 marzo 2023, in occasione dell’Assemblea Nazionale delle donne “BelleCiao” al teatro Ambra Jovinelli di Roma, si presenta ufficialmente la nuova versione digitale della piattaforma delle politiche di genere della CGIL, aggiornata e integrata con le buone pratiche realizzate in questi anni. La piattaforma è frutto di un lavoro di confronto e condivisione tra la CGIL nazionale, le categorie, e i territori e ha come obiettivo prioritario quello di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle donne, anche a partire dalla loro piena partecipazione alla vita economica, politica e sociale del Paese.

Infatti, la condizione delle donne nel nostro Paese, come in molti altri, risente ancora profondamente degli effetti negativi di una radicata cultura patriarcale e sessista, che soprattutto le destre stanno cercando di rinvigorire, a partire dall’esplicito attacco al diritto di scelta e di autodeterminazione delle donne, al tentativo di ristabilire la loro sostanziale esclusività nel “ruolo di cura” all’interno della cosiddetta famiglia tradizionale e della società.

I dati parlano chiaro: esiste ancora un importante divario occupazionale, salariale e nelle progressioni di carriera che continua a penalizzare le donne. Molestie e violenze sul lavoro e in ambito familiare non accennano ad arrestarsi. Di fronte a questo quadro, tutt’altro che positivo, la CGIL si pone l’obiettivo di determinare un netto cambiamento culturale e sostanziale, per un definitivo superamento delle tante disuguaglianze che penalizzano le donne.

La contrattazione, in tutte le sue declinazioni, è lo strumento fondamentale attraverso il quale raggiungere gli obiettivi concreti che possiamo e dobbiamo raggiungere anche mettendo in rete le tante buone pratiche ed esperienze, che abbiamo promosso e agito nei territori e nelle categorie, per riproporle in altri contesti, anche unitariamente a CISL e UIL e nel rapporto di confronto e alleanza con le tante associazioni che si occupano di politiche di genere.

La CGIL ritiene che nessun avanzamento culturale, sociale ed economico del Paese possa essere realizzato se non si raggiunge una piena parità di genere che porti al superamento di tutte le forme di discriminazione di cui le donne sono ancora vittime. Per questo impegna tutta l’Organizzazione al rispetto degli obiettivi e degli impegni assunti nella Piattaforma di genere BelleCiao.

Anche a Bologna è stata presentata la piattaforma, mercoledì 29 marzo. Durante la presentazione è intervenuta anche Francesca Chierici, infermiera di Ferrara che ha portato all’attenzione il problema delle aggressioni contro il personale sanitario.

Occupazione e qualità del lavoro
A) analisi della situazione
B) obiettivi da raggiungere 
C) le nostre buone pratiche

Salari e organizzazione del lavoro
A) analisi della situazione 
B) obiettivi da raggiungere 
C) le nostre buone pratiche

Politiche previdenziali
A) analisi della situazione
B) obiettivi da raggiungere 
C) le nostre buone pratiche

Qualità della vita, salute e sicurezza
A) analisi della situazione
B) obiettivi da raggiungere 
C) le nostre buone pratiche

Contrasto alle molestie e alla violenza
A) analisi della situazione 
B) obiettivi da raggiungere 
C) le nostre buone pratiche

Qualità e quantità della partecipazione in CGIL
A) analisi della situazione 
B) obiettivi da raggiungere 
C) le nostre buone pratiche

Focus: Lavoratrici autonome: libere professioniste, parasubordinate e collaboratrici 


LA NUOVA SEGRETERIA DELLA FP CGIL DI BOLOGNA

BOLOGNA 22 Marzo 2023 - L'Assemblea Generale della FP CGIL di Bologna riunita oggi ha eletto sua Presidente Silvia Marani e, accogliendo la proposta del Segretario Generale della categoria Marco Pasquini, ha eletto Tamara Ruggeri e Marco Iacono componenti della Segreteria con l'86,8% dei consensi.
Auguri di buon lavoro alla nuova segreteria.

La Sanità Pubblica se non la curi, NON ti cura - 7 Marzo 2023 Presidio

Oggi 7 Marzo, anche a Bologna, come in tutti i territori della Regione Emilia Romagna, le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica hanno manifestato per difendere il loro lavoro e la funzione dei loro servizi nel dare risposte ai bisogni di cura delle cittadine e dei cittadini tutti.

Serve un piano di nuove assunzioni di personale e servono investimenti di risorse economiche per potenziare la sanità territoriale, per eliminare le attese nei pronto soccorsi, per i ricoveri, per le visite specialistiche e più in generale per garantire il diritto di cura di tutti, per tutti, tutti i giorni.

Dopo le iniziative che venerdì 3 marzo hanno visto Cgil, Cisl e Uil raccogliere centinaia di firme in Ausl, Sant'Orsola e Rizzoli, oggi, come in tutto il territorio regionale, a Bologna dalle 11alle 13 si è svolto un presidio presso via Gramsci 12, sede dei servizi unificati delle aziende sanitarie bolognesi.
"E' assurdo che in un momento in cui la sanità pubblica andrebbe rafforzata la risposta della politica sia quella di depotenziare gli organici ed impoverire i lavoratori:
● mancato adeguato finanziamento del servizio sanitario nazionale da parte del Governo,
● tagli da parte della regione alle assunzioni,
● mancato stanziamento delle risorse economiche che servono alla valorizzazione del personale.
In questo modo si riducono i servizi ai cittadini"
Tutte le aree, sanitaria, socio sanitaria al pari di quella amministrativa, sono in crisi e lo si riscontra quotidianamente negli Ospedali della città, nei presidi del territorio e negli uffici. Basta guardare le diverse graduatorie che rischiano di scadere e che contano ancora tanti professionisti da reclutare, il depauperamento del mondo tecnico amministrativo, che mette a rischio anche le gare del Pnnr, e l'assenza di una programmazione da un quadro a tinte fosche per il futuro.
Per noi questo è insopportabile in quanto questa politica di tagli ha ricadute pesanti sui lavoratori, costantemente chiamati a doppi turni, salti riposo e salti mortali per coprire le carenze, e di conseguenza anche sul servizio pubblico della nostra sanità.
Oggi siamo in presidio e, dopo l'incontro che i nostri responsabili regionali avranno il giorno 8 con l'assessore Donini, decideremo come proseguire la mobilitazione sia dentro le aziende che nelle piazze".

Grave carenza di personale all'Agenzia Dogane e Monopoli

Si è svolto venerdì 24 febbraio u.s. l’incontro convocato dalla Direzione Territoriale Emilia Romagna e Marche per rendere l’informativa in merito ai fabbisogni di personale.
Per esplicita ammissione del Direttore Interregionale, l’attenzione mostrata dall’Amministrazione ai segnali di allarme provenienti dalle realtà operative delle Regioni Emilia Romagna e Marche è stata a lungo sottostimata e che ora - ci piacerebbe poterlo credere - si è finalmente preso atto che è necessario correre ai ripari e fare quanto nelle possibilità per rispondere alle esigenze del personale.
Le carenze di personale riguardano tutti gli Uffici delle Dogane e gli Uffici dei Monopoli, hanno una dimensione regionale e sovra regionale e non si risolveranno certo nel breve periodo o, come è meglio dire, forse avrebbero avuto una possibilità di soluzione a più breve termine se solo l’Amministrazione si fosse impegnata per tempo.
Per parte nostra, unitariamente :
Abbiamo suggerito di proporre anche un anticipo al 2023 delle assunzioni già previste dal PIAO per il 2024;
Abbiamo chiesto che i provvedimenti per tamponare l’emergenza siano disposti su base volontaria, siano incentivati, venga prevista una formazioni pratica per le attività che si dovranno andare a svolgere, e che le condizioni siano chiaramente descritte per consentire al personale di dare una disponibilità consapevole;
Abbiamo manifestato ancora una volta tutta la nostra preoccupazione per i lavoratori, costretti a svolgere le proprie attività sempre in emergenza, con l’errore dietro l’angolo e in un clima in cui il benessere lavorativo è un miraggio;
Abbiamo fatto presente che non sempre l’organizzazione delle attività all’interno degli Uffici è la migliore e che i Dirigenti dovrebbero riflettere su questo e sull’apporto che i propri dipendenti potrebbero dare per un migliore utilizzo delle risorse;
Abbiamo chiesto che il fabbisogno minimo richiesto per l’Ufficio dei Monopoli dell’Emilia Romagna venga dislocato nelle sedi distaccate con più carenza di personale e non, come già avvenuto, sulla sola sede di Bologna
Noi sappiamo che il prezzo che i lavoratori stanno pagando per la carenza di personale ed il conseguente aumento dei carichi di lavoro, è molto caro. È stato ormai raggiunto quel limite che rende difficile fare appello alla responsabilità e contenere le proteste, che ci vedranno comunque a fianco dei lavoratori.
Abbiamo chiesto di essere informati sulle risposte che l’Amministrazione centrale darà alle varie richieste e il nostro impegno al momento sarà quello di mantenere alta l’attenzione e la tensione affinché il fabbisogno di personale degli Uffici delle Regioni Emilia Romagna e Marche riceva l’attenzione dovuta.

SCIOPERO IN CITTA' METROPOLITANA

Bologna 31 Gennaio 2023 - Mobilitazione e sciopero delle lavoratrici e i lavoratori della Città Metropolitana di Bologna: in stato di agitazione da mesi, più presidi tra cui l’ultimo con una delegazione anche nel Consiglio Comunale del Comune capoluogo,  blocco degli straordinari in corso e primo pacchetto di ore di sciopero il 31 gennaio.

Tra i motivi principali l’annunciato percorso di esternalizzazione della funzione fondamentale della progettazione e manutenzione strade, in presenza nel settore di oltre cento lavoratori specializzati, e l’involuzione organizzativa dell’Ente cui si sta assistendo da più punti di vista (lavoro agile ridotto d’imperio a benefit, assetto delle responsabilità depauperato quando non trasferito altrove, piano assunzionale ai minimi termini a fronte di massicci investimenti PNRR da gestire).

Complessivamente il rischio ormai estremamente concreto è quello di un Ente che a breve non sarà più in grado di affrontare le sfide e le opportunità di sviluppo essenziali per il futuro di tutta la comunità metropolitana bolognese. E al fondo una concezione delle relazioni sindacali fatta fin qui di annunci e priva di qualsiasi reale disponibilità alla partecipazione e al confronto.


Polizia Provinciale copia

La vertenza in corso con la Città Metropolitana si arricchisce di una novità.

Abbiamo appreso, peraltro solo consultando l’Albo Pretorio dell’Ente, che il Sindaco Metropolitano ha approvato nei giorni scorsi una convenzione tra Comune di Bologna e Città Metropolitana di Bologna per lo svolgimento delle funzioni di Comandante del Corpo di Polizia Locale del Comune di Bologna e della Città Metropolitana di Bologna.

Ora, tralasciamo per un attimo il fatto che il dichiarato scopo ultimo dell’operazione, quello “di sviluppare e potenziare sinergie con le altre forze di polizia nell’ambito del territorio metropolitano”, sconta il fatto che mentre c’è omogeneità totale di funzione tra i Corpi di Polizia Locale dei vari Comuni del territorio metropolitano, la sovrapposizione di competenze tra questi e il Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana è minimale, svolgendo quest’ultimo funzioni esclusive in massima parte delegate dalla Regione, e principalmente sui temi della vigilanza faunistica e ambientale.

Nella convenzione si legge che a fronte delle ferie di un dirigente della Città Metropolitana, che andrà in pensione tra non molto ma allo stato è tutt’ora in servizio, si procede ad assegnare alla Polizia Locale della Città Metropolitana il Comandante della Polizia Locale di Bologna come Dirigente esterno e Comandante per il 10% del suo tempo lavoro, giustificando il tutto “tenuto conto che la Città metropolitana istituirà una posizione organizzativa a cui sarà affidato il ruolo di Vicecomandante”.

Peccato che mentre il nuovo Dirigente e Comandante al 10% prenderà servizio il 01/02/2023, l’istituzione della posizione di responsabilità interna che di fatto dovrebbe sovraintendere al restante 90%, senza peraltro portarne la responsabilità piena, non sia nemmeno stata prevista tra le modifiche urgenti da approntare all’organigramma delle posizioni di responsabilità dell’Ente, prorogato a dopo il 31/03, per l’ennesima volta senza chiarezza di un assetto definitivo, poche settimane fa.

Peccato, ulteriormente, che già a Marzo del 2022 ai tavoli sindacali l’Ente stesso aveva condiviso l’urgenza e la priorità dell’assegnazione al Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana di una posizione di responsabilità al 100% e che ancora a Dicembre 2022, in Prefettura, la parte sindacale aveva chiesto di partire dall’istituzione di questa posizione.

Non bastava l’annunciato percorso di esternalizzazione della funzione fondamentale della progettazione e manutenzione strade e l’involuzione organizzativa dell’Ente cui si sta assistendo da più punti di vista (lavoro agile ridotto a benefit, assetto delle responsabilità depauperato quando non trasferito altrove, piano assunzionale ai minimi termini).

Se si voleva aggiungere un motivo ulteriore al fatto che questo “normale confronto sindacale”, come lo ha recentemente definito il Sindaco a mezzo stampa, porti allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Città Metropolitana di Bologna martedì 31 gennaio, ci si è riusciti.


La Città Metropolitana di Bologna in Stato di Agitazione

Bologna 20 Gennaio 2023 - La Città Metropolitana entra nel Comune di Bologna.
Partecipatissimo PRESIDIO delle lavoratrici e dei Lavoratori della Città Metropolitana di Bologna prima in Piazza Maggiore e poi all’interno del Comune di Bologna.
In stato di agitazione da sei mesi, con blocco degli straordinari già in corso e verso lo sciopero, lavoratrici e lavoratori hanno chiesto a gran voce le risposte che sono state finora negate ai tavoli sindacali.
Non ci sono risposte sulla scelta di esternalizzazione completa delle attività progettuali e manutentive delle strade provinciali in presenza di oltre cento dipendenti specializzati. Non ci sono risposte su un piano assunzionale asfittico anche rispetto agli imponenti progetti PNRR affidati, né sul trasferimento di responsabilità e persone verso il solo Comune capoluogo, né sull'abbandono inspiegabile di percorsi importanti di innovazione organizzativa.
C’è solo la certezza crescente per lavoratrici e lavoratori che a breve non saranno più in grado di affrontare le sfide e le opportunità di sviluppo essenziali per il futuro di tutta la comunità metropolitana bolognese.
Grazie alla energica partecipazione, il presidio è riuscito a far entrare in Consiglio Comunale una delegazione di rappresentanti sindacali (RSU e OO.SS.) e lavoratrici e lavoratori pronti a spiegare ai consiglieri le ragioni della protesta. Ringraziamo i consiglieri che ci hanno voluto ascoltare, ma alle lavoratrici e ai lavoratori servono risposte, e servono in fretta.
Noi non ci fermiamo! Vogliamo finalmente le risposte!

MARCO PASQUINI ELETTO SEGRETARIO GENERALE DELLA FP CGIL DI BOLOGNA

XII congresso FP CGIL Bologna: confermato Marco Pasquini segretario generale
Nelle giornate di ieri ed oggi, 14 e 15 dicembre 2022, si è svolto al circolo Arci Benassi di Bologna il XII Congresso della Funzione Pubblica CGIL di Bologna. In rappresentanza dei lavoratori che hanno partecipato al voto nelle assemblee di base, si è riunita la platea congressuale composta da 121 delegati.
Successivamente alla relazione svolta dal Segretario uscente Marco Pasquini - che ha messo al centro il ruolo dei servizi pubblici come elemento di garanzia dei diritti di tutte le cittadine e i cittadini, ancora più fondamentale in questo periodo di grandi difficoltà - è seguito un ricco dibattito sui temi del lavoro nei servizi pubblici, sugli effetti della manovra di bilancio sui servizi sanitari e socio sanitari e sullo sciopero generale che si terrà domani, 16 dicembre.
Nel corso dei lavori, sono intervenuti 34 delegate e delegati di luogo di lavoro e funzionari della categoria, la segretaria della Camera del Lavoro di Bologna Giulia Santoro, il segretario della FP Emilia Romagna Marco Bonaccini, il segretario Generale della FP Emilia Romagna Mauro Puglia e le conclusioni sono state affidate oggi al segretario nazionale Fabrizio Rossetti.
Al termine della due giorni, sono stati eletti il direttivo e l’Assemblea generale della categoria, composti complessivamente da 67 delegati.
Su proposta dei centri regolatori, è stato riconfermato alla guida della Fp-Cgil di Bologna Marco Pasquini con l’89% dei consensi.
Le prime dichiarazioni del Segretario Generale:
OGGI ABBIAMO CONCLUSO IL CONGRESSO, DOMANI 16 DICEMBRE FAREMO SCIOPERO
Due giornate di lavori congressuali, ricche e impreziosite da tanti interventi, tutti di grande valore. Siamo una grande squadra fatta di persone che aiutano altre persone attraverso il lavoro quotidiano per fornire i servizi fondamentali a tutte le cittadine e cittadini.
NOI SIAMO FUNZIONE PUBBLICA perché siamo al servizio di tutti. Ma siamo sempre meno e i servizi pubblici sono al collasso. Per funzionare hanno bisogno di risorse economiche e di persone che li svolgano, altrimenti non si danno o si danno male. Mancano medici, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio, amministrativi, educatori, assistenti sociali, informatici, ispettori per la sicurezza sui luoghi di lavoro, cancellieri e ufficiali giudiziari e tanti altri.
Non c'è da stupirsi quindi, se aumentano le attese al pronto soccorso, le attese per un esame, una visita specialistica o un intervento chirurgico, se aumentano le liste di attesa nei nidi, se siamo il paese nel quale muoiono sul lavoro, tre persone al giorno oltre al grande numero di infortuni e malattie professionali. Allora serve subito un piano straordinario di assunzioni altrimenti quelle attese, quei morti e infortuni, aumenteranno.
Alla pagina occupa.fpcgil.it si trovano dati interessanti sulla grave situazione e su come con nuove assunzioni si potrebbero migliorare molte cose.
Nella legge di bilancio invece non c'è nulla.
Nulla per il rinnovo dei contratti che sono scaduti nel 2021, nulla per aumentare il numero di medici, infermieri, OSS, ecc. ecc.. mancano risorse per mantenere e potenziare il sistema dei servizi pubblici al servizio del pubblico.
Domani, Venerdì 16 dicembre quindi sciopereremo per fare cambiare una legge di bilancio che pensiamo sbagliata perché non da risposte a tutto ciò che manca. Perché se non verrà cambiata, le persone continueranno a stare in attesa.
Domani scioperiamo tutti e vediamoci in P.zza Lucio Dalla alle ore 10,00

Nuovo contratto Sanità Pubblica 19-21, Tutti i materiali

Firmato il 2 novembre in via definitiva il contratto delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Pubblica relativo al triennio 2019-2021, dopo l’intesa raggiunta il 15 giugno scorso.

Tutti i materiali per comprendere al meglio il nuovo contratto. Dal testo integrale a una scheda sui punti principali, dagli arretrati con tabelle economiche agli elementi del nuovo contratto per infermieri, oss, ostetriche, tecnici sanitari e personale tecnico amministrativo.

TUTTO NEI LINK IN BASSO.

 


Assemblea sul nuovo contratto Federcasa - 11 Novembre

Il 4 ottobre 2022 è stato sottoscritto il  CCNL 2019/ 2021 Federcasa per i dipendenti delle aziende , società e enti pubblici economici aderenti a Federcasa

L‘ASSEMBLEA si svolgerà in modalità mista: da remoto su piattaforma Zoom e in presenza nel Salone G. Di Vittorio 3° piano, n. 67 Bologna.

Saranno  presenti i compagni Paolo Camardella e Alessandro Purificato ,componenti della delegazione FP CGIL NAZIONALE.

N.B. Il link per il collegamento verrà inviato il giorno prima dell’ ASSEMBLEA.