La Congregazione non dà risposte, mercoledì 31 maggio nuovo sciopero del personale.
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’istituto Santa Giuliana di Bologna ha deciso all’unanimità la proclamazione di una nuova giornata di sciopero e mobilitazione unitaria per mercoledì 31 maggio prossimo.
Al Tavolo Metropolitano di salvaguardia occupazionale che si è tenuto lunedì 15 maggio è andato in onda un film già visto troppe volte: a fronte delle precise richieste e proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali per garantire la continuità occupazionale, la Congregazione ha per l’ennesima volta mantenuto un atteggiamento inaccettabile, fatto di omissioni e risposte vaghe e generiche rispetto al destino dell’immobile e del personale, dimostrando una volta di più di avere come priorità non quella di collaborare all’individuazione di soluzioni concrete, ma piuttosto quella di deresponsabilizzarsi rispetto alla grave situazione che si è venuta a determinare, al contrario, proprio a causa delle decisioni dell’ente religioso.
In occasione del precedente sciopero del 27 marzo e del presidio di fronte alla Curia, le lavoratrici sono state ricevute dal Vicario generale Mons. Silvagni, che ha manifestato loro “preoccupazione, vicinanza, e impegno in vita di una soluzione” da parte dell’Arcidiocesi di Bologna.
Purtroppo durante questi due mesi, mentre le lavoratrici hanno atteso invano di vedere concretizzarsi questi buoni propositi, la Congregazione delle Suore Mantellate non ha mostrato alcuna reale intenzione di darvi seguito.
Così come sta dimostrando, inaccettabilmente, di non tenere in alcuna considerazione quel Patto per il Lavoro che in Emilia Romagna consegna alle parti sociali impegni precisi nella gestione delle crisi, e che chiediamo alle Istituzioni firmatarie, a cominciare dalla Regione, di far valere.
Per tutte queste ragioni saremo di nuovo in strada il 31 maggio insieme ai lavoratori e alle lavoratrici, e non ci fermeremo fino a che non arriveranno le risposte che oggi ci vengono negate.