Da tempo come categorie della CGIL – FP, Filcams e Slc, segnaliamo, senza ottenere risposte concrete, le problematiche legate all’appalto che riguarda il Sistema Museale dell’Ateneo di Bologna, ovvero i musei universitari gestiti dalla Cooperativa Macchine Celibi da circa un anno.
A partire da maggio 2024, abbiamo riscontrato gravi inadempienze contrattuali, tra le quali:
– Errori sistematici nelle buste paga;
– Inquadramenti professionali non riconosciuti;
– Trattenute sindacali non versate alle sigle sindacali, pur essendo trattenute regolarmente al lavoratore in busta paga;
– Inadempimenti rispetto agli obblighi di sicurezza previsti dalla normativa vigente.
Un sito di grande importanza come quello dell’Alma Mater viene gestito con l’applicazione spesso colpevolmente impropria, di ben tre diversi contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL), determinando confusione, disorganizzazione e diseguaglianze tra le lavoratrici e i lavoratori.
A seguito dell’ultima assemblea sindacale che si è tenuta nei giorni scorsi, chiediamo con urgenza chiarezza su questa situazione, un intervento risolutivo e il rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dei Musei Universitari che con abnegazione garantiscono la fruizioni di questi importanti spazi da parte della collettività.
La dignità e il rispetto sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro sano e in linea con le normative. Non tollereremo oltre, il perdurare di queste gravi problematiche.